Massima coesione per ripartire, dialogo aperto con la pubblica amministrazione e forte spinta agli investimenti: sono i temi cari a Gianluigi Traettino – 49 anni, casertano, imprenditore edile – nuovo presidente di Confindustria Campania. Traettino, già presidente di Confindustria Caserta dal dicembre 2016 al marzo 2021, è stato eletto all'unanimità dall'Assemblea composta dai leader delle cinque territoriali campane. Il neopresidente succede a Vito Grassi (vicepresidente di Confindustria). Alla presentazione del neo presidente ha partecipato il governatore Vincenzo De Luca.
E' nato e vive a Caserta, è sposato e padre di due figli, ed è titolare dell'impresa di costruzioni “Landolfi & Traettino”.«Sento la responsabilità di un impegno che si presenta gravoso, specie in un momento come questo, segnato da oltre un anno di sofferenze per tutti e in particolare per chi fa impresa. Sono ottimista e credo che tutti insieme riusciremo a superare questa fase critica».
Il neopresidente di Confindustria Campania ha posto l'accento sulla necessità di dimostrare compattezza per avviare la ripresa: «Credo – ha proseguito – che la coesione tra tutti gli imprenditori campani debba essere la leva per lo sviluppo strategico regionale. Penso che la diversità sia un’opportunità. Per questo l’impegno deve essere quello di valorizzare al massimo l’unicità e i punti di forza di ogni singola territoriale, così da procedere uniti lungo il percorso della ripartenza».
La crisi Covid – per Traettino – ha evidenziato un pesante gap tra le imprese meridionali e quelle del Nord in termini di innovazione e digitalizzazione, aggravando una situazione già molto critica. «Ora – ha detto – abbiamo una straordinaria e irripetibile opportunità di sviluppo rappresentata dal Recovery Fund. Dobbiamo essere bravi a spendere bene queste risorse, presentando progetti organici e credibili».E proprio in riferimento al Recovery Fund, ha aggiunto: «Bisogna intervenire in tre aree fondamentali: riforme, investimenti in infrastrutture e investimenti industriali.
Sul fronte delle riforme – ha aggiunto il neo presidente degli industriali campani – «penso a un'azione decisa sulla pubblica amministrazione: appare non più rinviabile un cambiamento radicale, fondato su una massiccia opera di sburocratizzazione attraverso la digitalizzazione e di formazione del personale. Inoltre, va subito rimosso il gap delle infrastrutture meridionali, potenziando gli interventi per le reti digitali, la logistica e i trasporti, anche in chiave ecosostenibile, in un'ottica di aggancio con le vie degli scambi euro-mediterranei. Vanno rilanciate anche le Zone Economiche Speciali, le Zes, attribuendo poteri reali ai Commissari, snellendo le procedure amministrative e autorizzative e destinando risorse molto più ingenti a questo progetto».
Infine, per Traettino,anche i processi produttivi devono subire una forte modernizzazione. «È vitale investire in innovazione e digitalizzazione per condurre le nostre aziende verso i livelli delle realtà più evolute a livello nazionale e internazionale», ha sottolineato. L’ultima considerazione del presidente Traettino è dedicata all'importanza di un rapporto virtuoso con le istituzioni: «In questa fase – ha aggiunto – è fondamentale una collaborazione tra soggetti pubblici e privati, che devono approntare insieme un progetto di modernizzazione del territorio». In questa chiave – ha concluso – «assicuriamo la massima collaborazione per cercare di avviare tutti insieme un percorso di ripresa e sviluppo per l'intera comunità campana».
(Fonte: ilsole24ore.com)