Cosa cambia per la gente comune con il decreto semplificazioni? Diventa meno oneroso ottenere un certificato digitale, viene semplificato l’iter per la richiesta del superbonus. Poi le amministrazioni non potranno più chiedere al cittadino informazioni che già hanno. E arriva anche l’autodichiarazione del cittadino in tema di silenzio-assenso delle Pa: superata la scadenza prevista senza ottenere la risposta, la richiesta si considera approvata. E se la risposta della pubblica amministrazione non avviene entro dieci giorni, il cittadino potrà autodichiarare il superamento del termine del silenzio-assenso e, di conseguenza, l’accoglimento della richiesta. Ecco le norme che riguardano direttamente i cittadini.
CERTIFICATI : Via il bollo per lo stato di famiglia digitale
DATI NOTI E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: La pubblica amministrazione non può chiedere informazioni che già ha
SILENZIO-ASSENSO: Ora il silenzio-assenso si può autodichiarare
SPID: Spid più facile per gli anziani
Accesso più facile ai servizi digitali per gli anziani e le persone meno avvezze all’uso dei mezzi digitali. Con il decreto semplificazioni arriva un sistema che consente agli anziani di delegare l’accesso al servizio ad un’altra persona in possesso di identità digitale. La delega si può fare in via telematica o in forma cartacea recandosi presso uno sportello fisico. Oggi lo Spid è utile al cittadino per molte operazioni, dalla dichiarazione dei redditi all’assistenza. Ultimamente serve anche per poter scaricare dai siti regionali il green pass.
SUPERBONUS: Semplificato l’iter di richiesta del Superbonus
Arriva l’accesso semplificato al Superbonus, le ristrutturazioni agevolate al 110%. Basterà solo la Cila - la comunicazione di inizio lavori - per fare partire le ristrutturazioni straordinarie, e non servirà più la doppia conformità chiesta finora . Gli interventi, con esclusione di quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, costituiscono manutenzione straordinaria e sono quindi realizzabili mediante comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila). «Nella Cila - si legge - sono attestati gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell'immobile oggetto d'intervento o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione ovvero è attestato che la costruzione è stata completata in data antecedente al 1° settembre 1967».La sostituzione dell’attestato di stato legittimo con la sola Cila consentirà di evitare le lunghe attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei comuni, pari in media a tre mesi di attesa per ogni immobile da verificare. La procedura semplificata comporterà risparmi di spesa per gli adempimenti burocratici di 110 milioni.
(Fonte: ilsole24ore.com)